L'esposizione in una fotocamera si riferisce alla quantità di luce che entra nell'obiettivo e colpisce il sensore o la pellicola fotografica. L'esposizione corretta è un equilibrio tra la quantità di luce che entra e il tempo per cui il sensore o la pellicola fotografica vengono esposti alla luce.
Una corretta esposizione può essere ottenuta variando tre
fattori: l'apertura del diaframma, il tempo di esposizione e la sensibilità ISO
del sensore o della pellicola fotografica.
L'apertura del diaframma si riferisce alla dimensione
dell'apertura del diaframma dell'obiettivo e controlla la quantità di luce che
entra nell'obiettivo. Un'apertura del diaframma maggiore (ad esempio f/2.8)
consente l'ingresso di più luce, mentre un'apertura del diaframma minore (ad
esempio f/16) riduce la quantità di luce che entra nell'obiettivo.
Il tempo di esposizione si riferisce alla durata del tempo
in cui il sensore o la pellicola sono esposti alla luce. Il tempo di
esposizione può essere regolato utilizzando le impostazioni di scatto della
fotocamera. Tempi di esposizione più lunghi consentono all'obiettivo di
catturare più luce, ma possono causare sfocature se la fotocamera si muove o se
il soggetto si muove durante l'esposizione.
La sensibilità ISO si riferisce alla capacità del sensore o
della pellicola fotografica di registrare la luce. Un'alta sensibilità ISO
consente di scattare foto in condizioni di scarsa illuminazione, ma può causare
rumore nell'immagine, ovvero un'immagine granulosa.
Regolare l'esposizione corretta è importante per ottenere
immagini ben esposte e nitide. Una foto sottoposta a una esposizione troppo
lunga risulterà sovraesposta e troppo luminosa, mentre una foto sottoposta a
una esposizione troppo breve risulterà sottoesposta e troppo scura.